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Mostra GIOVANNI SEGANTINI
Cultura e Turismo
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Una grande mostra da non perdere dedicata a

GIOVANNI SEGANTINI
AL MUSEO CIVICO DI BASSANO DEL GRAPPA
Sabato, 21 febbraio 2026
Il Cad Bam non poteva perdersi questo importante appuntamento: dal 25 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026 il Museo Civico di Bassano del Grappa presenta al pubblico la grande mostra che, ad oltre dieci anni dall’ultima esposizione dedicata all’artista, celebra l’opera di uno dei massimi esponenti del Divisionismo, tra i più sensibili osservatori del mondo naturale e impareggiabile cantore della montagna quale luogo fisico e simbolico: Giovanni Segantini (1858-1899).
Realizzata con il supporto del Segantini Museum di St. Moritz e della Galleria Civica G. Segantini di Arco, e in collaborazione con Dario Cimorelli Editore, la mostra si propone di ripercorrere l’intera parabola artistica di Segantini mettendo per la prima volta in dialogo le sue opere con quelle dei maggiori artisti europei del suo tempo, da Millet a Van Gogh, per raccontare la carriera di un astro della pittura che ha saputo contribuire e spesso influenzare i principali movimenti artistici del suo tempo.
Nato ad Arco da una famiglia di umili origini, Segantini si forma nella bottega del decoratore Luigi Tettamanzi e, successivamente, frequentando un corso serale all’Accademia di Brera. Sin dagli esordi milanesi, e successivamente al suo trasferimento prima in Brianza e poi sulle Alpi Retiche, la sua opera sarà determinata da una profonda comunione con la Natura e dallo studio delle potenzialità espressive della luce e del colore: una ricerca che il pittore porterà alle estreme conseguenze con l’approdo al Divisionismo e che troverà pieno compimento nella riscrittura, in chiave simbolica e panteistica, degli spazi alpini da lui resi assoluti ed eterni in termini pittorici.
Dagli esordi “scapigliati” alla pittura pastorale, dalle ardite sperimentazioni come colorista agli ultimi, lirici tentativi di catturare lo spirito della montagna e celebrarne il mito, la mostra seguirà gli snodi più importanti della sua vicenda biografica e artistica attraverso un percorso cronologico e geografico diviso in quattro sezioni e ritmato da numerosi focus tematici.
Attraverso un centinaio di capolavori provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private italiane ed europee - dal Musée d’Orsay al Rijksmuseum di Amsterdam - alcune delle quali rintracciate a distanza di oltre un secolo dalla loro realizzazione, la grande rassegna dei Musei Civici di Bassano del Grappa permetterà al pubblico di scoprire, con occhi del tutto nuovi, uno dei più straordinari artisti dell’Ottocento.
Il progetto di allestimento, a cura di Mustafa Sabbagh, mette in continuo dialogo luci e ombre, spazio e opere d’arte, trasformando il percorso espositivo in un palcoscenico drammatico in cui i colori vibranti delle opere risplendono, restituendo al visitatore un’esperienza emozionale e immersiva, ampliata da un crescendo visivo con un unico focus: l’arte di Segantini.
Oltre alla visita guidata alla mostra, nel pomeriggio scopriremo, (passando sul famoso ponte di Bassano dove “ci darem la mano ed un bacin d’amor…!) Palazzo Sturm, dal cui belvedere si può godere di un impareggiabile panorama sul fiume Brenta e sul Ponte degli Alpini. Leggete qui sotto il programma della giornata.
NOTA BENE: il tempo a disposizione per iscriversi a questa unica data disponibile, il 21 febbraio 2026 appunto, è molto breve. L’afflusso di persone è importante e quindi l’organizzazione della mostra ci ha concesso un periodo molto limitato per la raccolta delle iscrizioni. Non perdete l’occasione!
PROGRAMMA DELLA GIORNATA:
Ritrovo dei signori partecipanti a Mantova in luogo ed orario che verranno comunicati in seguito; sistemazione sul pullman riservato e partenza per Bassano del Grappa (VI). All’arrivo, visita guidata della collezione permanente del Museo Civico e, in seguito, al piano superiore, alla mostra dedicata a Giovanni Segantini. Il Museo Civico di Bassano del Grappa, uno dei più antichi musei del Veneto, dal 1828 è il cuore artistico e culturale della città. Il Museo è ancora oggi ospitato nei suggestivi ambienti dell’ex complesso conventuale di San Francesco, un luogo iconico della città di Bassano. Nel corso dei secoli il museo si è arricchito attraverso donazioni, lasciti e acquisizioni: migliaia di testimonianze storico-artistiche e documentarie, che spaziano dalla preistoria al rinascimento fino alla pittura di realtà e alle sperimentazioni di maestri contemporanei, fanno del Museo Civico il luogo prediletto per immergersi nella storia e nella cultura del territorio bassanese attraverso un racconto visivo che unisce passato, presente e futuro.
Tra gli artisti più noti presenti nelle collezioni vi sono: Jacopo Bassano e i suoi figli, celebre dinastia di pittori protagonista del rinascimento veneto e di cui si conserva la più ampia e importante collezione al mondo; Antonio Canova, tra i massimi scultori di tutti i tempi, di cui un eccezionale insieme di opere e documenti (statue, dipinti, disegni, libri e lettere) permette di testimoniare ad un tempo il suo genio e il suo sorprendente processo creativo.
Il museo conserva inoltre eccezionali testimonianze di grandi maestri che hanno attraversato i secoli: da Guariento a Lorenzo Lotto, da Artemisia Gentileschi a Giambattista Tiepolo, da Alessandro Magnasco a Francesco Hayez, oltre una ricca collezione archeologica con pezzi unici al mondo e una straordinaria raccolta di disegni e stampe.
Terminate le visite del mattino, tempo a disposizione per il pranzo libero in centro città.
Nel pomeriggio, visita guidata a Palazzo Sturm. La preziosa dimora, voluta e commissionata dall’importante industriale e commerciante di seta Vincenzo Ferrari, venne edificata verso la metà del XVIII secolo. L’edificio si presenta in tutta la sua elegante imponenza, con oltre settanta stanze distribuite su sette livelli progettati dall’architetto Daniello Bernardi. Le decorazioni pittoriche al suo interno, eseguite dal pittore veronese Giorgio Anselmi nel 1765, denotano un gusto che richiama la maniera dei cosiddetti “trionfi barocchi” romano-bolognesi. I soggetti scelti, prevalentemente mitologici e allegorici, alludono alle imprese commerciali ed economiche dei Ferrari. Già di proprietà della famiglia Vanzo-Mercante, nel corso dell’Ottocento il palazzo ha subito alcuni ampliamenti e modifiche architettoniche, come la sopraelevazione del corpo di fabbrica e il raccordo del nuovo tetto con il coronamento della loggia-belvedere, originariamente aperta su tre lati.
Il piano terra del palazzo ospita il Museo della Stampa Remondini, aperto al pubblico nel 2007 e dedicato alla tipografia e calcografia della celebre famiglia di imprenditori grafici bassanesi. Ai Remondini si deve quella che può essere considerata la prima major mondiale dell’immagine, un colosso industriale che fece la sua fortuna tra il Seicento e l’Ottocento puntando sull’originalità, sulla varietà e sull’export. Le loro incisioni imposero modelli iconografici che contribuirono a dare immagine visiva pressoché universale a racconti, luoghi e persino a culti. Il museo illustra tutti gli aspetti del fenomeno industriale dei Remondini, in un ideale viaggio attraverso tutta la loro produzione che conta, tra gli altri, libri, carte decorate, incisioni popolari, giochi, vedute ottiche e le acqueforti e xilografie dei grandi incisori italiani ed europei quali Andrea Mantegna, Albrecht Dürer, Luca di Leyda, Marcantonio Raimondi, Ugo da Carpi, Jacques Callot e molti altri.
Al piano nobile, il Museo della Ceramica Giuseppe Roi raccoglie le collezioni cittadine che sono state trasferite e allestite a Palazzo Sturm dal 1992, testimonianze dell’importante tradizione ceramica bassanese, che ha visto tra i suoi protagonisti la famiglia Antonibon, nonché di altre significative manifatture italiane. Le collezioni sono ordinate secondo criteri cronologici a partire dal XVI secolo, raggruppando i materiali all’interno dei diversi periodi storici, delle differenti manifatture e creando sezioni distinte per tecnica esecutiva. Al termine delle visite sistemazione sul pullman e partenza per Mantova con arrivo previsto in serata.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
LA QUOTA COMPRENDE:
- Trasporto in pullman riservato, pedaggi e parcheggi inclusi;
- Biglietti di entrata alla mostra, al Museo Civico, Palazzo Sturm;
- Guide specializzate per tutte le visite in programma;
- Assicurazione sanitaria infortuni;
- Referente Cad Bam.
LA QUOTA NON COMPRENDE:
- Il pranzo, altri ingressi e tutto ciò non menzionato alla voce “la quota comprende”.
NOTA BENE: ricordiamo che per poter partecipare alle manifestazioni del Cad Bam è necessario essere iscritti alla nostra associazione come Soci ordinari e/o Soci aggregati e/o Soci annuali. I Soci “Annuali” dovranno versare la quota di partecipazione tramite bonifico bancario sul conto corrente del “Circolo Aziendale Dipendenti Banca Agricola Mantovana” IBAN IT18I0103011503000010000226, causale “Mostra Segantini a Bassano del Grappa” solo nel caso non fossero correntisti di Banca Monte Paschi Siena.
INOLTRE: il Cad Bam non accetta prenotazioni telefoniche. È necessario iscriversi alla manifestazione esclusivamente tramite il modulo in calce alla circolare oppure tramite il nostro sito internet www.cadbam.it dove, dopo aver aperto la pagina della circolare interessata, troverete il modulo di iscrizione online. Per coloro che si recheranno direttamente alla sede del Circolo per il pagamento brevi manu, sarà necessario compilare in loco il modulo di iscrizione e lasciarlo alla nostra Segreteria (aperta dalle ore 9:30 alle ore 13:30 sabato e domenica esclusi). Qualora le richieste di partecipazione eccedano il numero di posti disponibili, come di consueto, i partecipanti verranno ammessi seguendo tassativamente l’ordine di iscrizione.
Per maggiori informazioni:
- contattare la Segreteria del Cad Bam al numero telefonico 0376 262366;
- inviare un messaggio di posta elettronica al seguente indirizzo: segreteria@cadbam.it o chiara.steccanella@cadbam.it.